Treviso Meravigliosa è l’ultimo libro di Alessandro Comin, giornalista e scrittore che ha voluto così celebrare la sua città. Un viaggio lontano dai luoghi comuni, una dichiarazione d’amore ad una delle perle del nostro immenso patrimonio artistico e culturale.Ascolta l’intervista ad Alessandro Comin, autore di “Treviso Meravigliosa”
“Meravigliosa, Treviso sa di esserlo. Forse per questo è così piena d’acqua, per specchiarsi volentieri”.
Inizia così il viaggio in una delle città più belle del Veneto. E’ Alessandro Comin, l’autore, a condurci tra le vie e le piazze del capoluogo della Marca.
Treviso, Piazza Dei Signori“E’ un omaggio al mia città, raccontata attraverso emozioni, ricordi, luoghi e personaggi – ci dice Comin. Non si tratta di una guida ma di un racconto, di curiosità ed esperienze personali di chi a Treviso è nato. Io sono trevigiano e per 50 anni ho vissuto lì e l’ho raccontata tante volte grazie alla mia professione (Alessandro Comin è giornalista). Quindi ho unito la cronaca al volto più umano della città in modo da farne un ritratto, per incuriosire sia chi ci vive e magari non la conosce fino in fondo che ci viene per la prima volta”.Copertina del libro
A Treviso tutto è possibile
“Treviso riserva delle sorprese ad ogni angolo – prosegue l’autore – e in questo senso in questa città tutto è possibile. Per aggirarsi tra le sue vie e piazze bisogna avere tutti e 5 i sensi all’erta: lo sguardo spazia verso l’alto per ammirare i tetti affrescati, oppure si sofferma a terra perchè in molti punti della città, incastonati nel marciapiede, ci sono i versi dei poeti più conosciuti”.
Treviso ti riempie gli occhi con i bagliori delle sue acque, le narici con il profumo della sua terra, e poi tornano, ancora presenti, i simboli del fuoco legati ai riti della civiltà contadina ancora così vivi nella cultura della sua gente.
Treviso, città d’acque“Qui ogni visitatore può trovare la sua dimensione – racconta Alessandro Comin – perchè su Treviso c’è sempre qualcosa da dire. Io stesso, documentandomi per scrivere questo libro, ho scoperto o arricchito di dettagli alcuni dei fatti di cui parlo”.
Lo spirito dei trevigiani, come spesso degli italiani, è racchiuso nei fatti che segnarono la ricostruzione della città dopo le devastazioni dei bombardamenti del ’44: lavoro silenzioso e tenace per riportare in vita la città.
Ma poi anche grande senso di solidarietà e capacità di godersi la vita, basti pensare al ritratto che ne fece Pietro Germi in “Signore e Signori”, film del ’65 in cui, dietro la facciata di cittadini irreprensibili, si celava lo spirito più godereccio della provincia italiana, maliziosa e mai maligna.
Treviso è molto di più, naturalmente e per averne conferma basta scorrere i capitoli che compongono Treviso Meravigliosa, non necessariamente da leggere nella sequenza proposta dall’autore.
“Di Treviso – conclude Comin – amo il ritrovarsi nelle piazze, il gusto del rapporto umano che è vivo un pò in tutta la provincia italiana. E poi la scoperta dei luoghi meno conosciuti di cui la città è ricchissima”.
L’autore di Treviso Meravigliosa
Nato a Treviso nel 1963, giornalista dal 1981 e professionista dal 1989, ha lavorato per 35 anni al Gazzettino, del quale è stato prima cronista, poi capo delle redazioni di Treviso, Bassano del Grappa e Vicenza e infine caporedattore centrale al fascicolo nazionale nella sede di Mestre con la responsabilità dei settori Cronache, Nordest, Cultura e Spettacoli. Da Treviso è stato anche corrispondente dell’agenzia Ansa.
Dal 2017 è al Giornale di Vicenza come responsabile dell’area del Bassanese e dell’Altopiano. Per i quotidiani del Gruppo Athesis, che comprende anche L’Arena di Verona e Bresciaoggi, scrive per le pagine di Cultura e Spettacoli ed è inviato alla Mostra del Cinema di Venezia.
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