Non solo una sequenza di concerti e artisti per riempire un cartellone, ma una line up ambiziosa e mai schiava delle mode che mescola indimenticabili leggende e nuove stelle della musica internazionale: date uniche italiane, anteprime e produzioni esclusive europee in tre giorni nei quali si scoprono musiche nuove, strane, forti, che fanno bene, si urla fino a perdere la voce, si salta e balla come mai prima, e ci si risveglia felici, non perchè ne vale la pena, ma perchè ne vale la gioia…
TODAYSracconta le città del mondo a Torino e Torino, a sua volta, al mondo intero rendendo centrali quelle musiche di confine e quei luoghi di periferia dove incontrarsi e dove incontrare, dove trovare romantiche memorie e contemporanee suggestioni in concerti di assoluta eccellenza internazionale, scambiare esperienze in momenti di formazione, scoprire produzioni originali ed eventi esclusivi, divenendo cassa di risonanza dei linguaggi della musica e delle sue diverse contaminazioni con le altre forme dell’arte.
Due saranno i palchi principali dove osare l'(im)possibile al posto dell’ovvio, senza ostinarsi ad inseguire quel che sarà o rimpiangere ciò che è stato, ma proponendo una varietà di attitudini e musiche diverse che difficilmente si possono vedere tutte insieme altrove e nel quotidiano. Il grande prato verde di sPAZIO211, palcoscenico a cielo aperto ideale per raccogliere, accudire e dare ossigeno alla quintessenza della produzione musicale indipendente di prima classe su scala mondiale e a pochi passi, il secondo grande palco all’interno della piazza semicoperta, fulcro evocativo dell’ex Industria Nazionale Cavi Elettrici Torino INCET sorta alla fine del XIX secolo e abbandonata nel 1968, protagonista di un ampio intervento di recupero urbano che salvaguarda il valore testimoniale dell’edilizia industriale di inizio Novecento. In 3 giornate si alterneranno un puzzle di suoni e immagini che sfidano gli stili più prevedibili e i luoghi comuni più inflazionati, alla ricerca di un altrove che conduca a esiti inediti, lontani dalla ripetitività e dalla prevedibilità.
Tre saranno invece i luoghi del giorno: la GALLERIA D’ARTE GAGLIARDI E DOMKE, adiacente all’area Incet, affascinante spazio dove sorgevano vecchie acciaierie e ora sede d’eccellenza dell’arte contemporanea in città, ARCA STUDIOS, unione di studi di produzione video, audio, web, grafica e animazione 3D situati all’interno dei Docks Dora, complesso storico torinese dei primi del ‘900 e il nuovo MERCATO CENTRALE TORINO a Porta Palazzo, cuore della città in continuo fermento dove le botteghe degli artigiani si fondono con l’arte gastronomica e non solo. Per tre giorni opinion maker, giovani artisti, sperimentatori, produttori di talenti, giornalisti, nuovi designer del terzo millennio e visionari dell’oggi percorreranno strade innovative, muovendosi trasversalmente fra i differenti linguaggi in campo musicale, artistico, culturale e sociale, per raccontare storie e scambiarsi esperienze in momenti di formazione, discutere sui temi legati all’industria della musica, delle nuove tecnologie sostenibili e delle professionalità ad essa legate.
TODAYS interpreta il dna della città che si trasforma, nel rispetto dell’ambiente capace di coniugare architettura e verde, memoria storica e innovazione: il PARCO URBANO VERDE AURELIO PECCEI, realizzato e riconosciuto come il primo parco d’Italia totalmente ecosostenibile, delimitato dall’adiacente complesso Docks Dora, sarà il luogo ideale dove trascorrere la domenica pomeriggio di fine estate per un concerto incredibile.
Venerdi 23 agosto
Inaugura TODAYS a sPAZIO211 lo “Shoegaze caleidoscopico” è così che viene descritto lo stile dei RIDE, gruppo cardine della scena shoegazing e psichedelica mondiale di fine anni’80 e inizio anni ’90 capace di incrociare distorsioni noise-rock, suoni spaziali e melodie dolci e sognanti. Nati nel 1988 ad Oxford, i Ride, hanno fatto la storia della musica con lavori come “Nowhere”, nominato uno dei più grandi album del genere shoegaze. A due anni dal loro ritorno sulla scena musicale con “Weather Diaries”, e a uno dall’ep “Tomorrow’s Shore” i Ride arrivano a TODAYS con il nuovissimo sesto studio album “This Is Not A Safe Place”, in uscita il 16 agosto via Wichita Recordings distribuzione SELF.RideNon viene invece da un altro continente, ma addirittura dallo spazio profondo quel genio visionario di Jason “J. Spaceman” Pierce, uno dei cantori più stralunati e fantasiosi che dagli anni 90 pilota quella macchina dei sogni che sono gli SPIRITUALIZED, uno dei gruppi più influenti e protagonisti di alcuni dei dischi fra i migliori degli ultimi decenni, capaci di catapultare il pubblico nel loro dolce, dondolante mondo di oblio e melodie soavi.Spiritualized Chiudere poi gli occhi per un istante, riaprirli e domandarsi perchè non è tutto ancora sparito: è questa la domanda che ci pongono i DEERHUNTER, band fra le meno scontate e più celebrate della scena alternativa americana dell’irrequieto trentaseienne capobanda Bradford Cox. Melodie pop, chitarre shoegaze e rimandi alla musica ambient per perdere la propria forma, sparire, per essere solo musica, come un sogno, permeato di nostalgia.Deerhunter La cerimonia d’apertura è affidata all’unica data italiana di uno dei massimi talenti d’autore del rock moderno, un faro di riferimento per tutto l’ambiente musicale dagli anni ’90, BOB MOULD, l’ex-Hüsker Dü (una di quelle band che ti salvano la vita) è un modello di resistenza e di coerenza autosufficiente, sopravvissuto all’hardcore, alle dipendenze, all’underground, al mainstream, alla soglia dei suoi sessant’anni lo zio Bob ci insegna come rimanere vivi in mezzo al (proprio) caos.Bob Mould
Misticismo, tradizione, natura e elettronica dalle sonorita latinoamericane d’avanguardia dominano la scenografia teutonica della ex fabbrica INCET allo scoccare della mezzanotte per un opening party che non farà rimanere fermi neppure un secondo. Una tempesta tropicale digitalizzata sparata attraverso contorsioni di oscura cumbia elettronica e mega bassi è quella dei CHANCHA VIA CIRCUITO, uno degli artisti di punta che ha superato i confini del territorio sudamericano fino a diventare tra i più richiesti dai principali festival del pianeta.
Chancha Via Circuito
Maschere fluo, tropical bass, sound futuristico e visual stupefacenti dai peruviani DENGUE DENGUE DENGUE, sons de los diablos consacrati come i più sensuali e accattivanti esponenti della global club music.
Dengue Dengue Dengue
L’eclettico Jan Schulte, anche conosciuto come Bufiman e WOLF MÜLLER, dj, produttore, ballerino, appassionato di ritmi e suonatore di scacciapensieri tedesco di Dusseldorf ci conduce verso potenti, percussivi e trascinanti suoni, dalla musica africana al Krautrock, dall’emozionale voodoo-techno a dimenticati classici lati B.
Wolfmuller
Le ultime note sono affidate ai vinili di INTERSTELLAR FUNK, new wave, electro, techno, jack-track, elettronica e tutto il groove capace di trasformare la pista in una realta sconosciuta e bizzarra!!
Interstellar Funk
Sabato 24 agosto
Il palco di sPAZIO211 accoglie l’unica apparizione italiana del ventottenne irlandese HOZIER, colui che ha incantato il mondo intero con la sua voce e il suo indie gospel, tra venature soul, blues, folk e sprazzi di rock.
Ha ancora senso la distinzione tra indie e mainstream? Per molti versi no, e Hozier ne è l’ennesima dimostrazione, con la sua “Take me to Church” ha conquistato tutti, guadagnandosi i primi posti nelle classifiche mondiali, nomination, grammy, miliardi di streaming e di copie vendute. A cinque anni dal suo esordio Andrew Hozier-Byrne presenta il nuovo acclamato album “Wasteland, Baby!”, e si tratterà pure di una wasteland, una terra desolata, ma grazie ad Hozier viene voglia di tornarci di tanto in tanto per assaporare la bellezza della sua voce e la sensualità di ogni movimento armonico che l’accompagna.
Hozier
Senza eguali nella storia del rock, i LOW. Atmosfere malinconiche, unite a melodie soavi e a momenti di stasi trascendente, è la ricetta del trio del Minnesota che ha elevato lo slowcore a meditazione spirituale, divenendo tra le band più influenti a cavallo tra vecchio e nuovo secolo, per aver ridefinito le coordinate spazio-temporali di un certo fare rock.
LowONE TRUE PAIRING e ADAM NAAS una bella chicca in questa giornata che racconta soprattutto l’amore, tanto amore. La prova indubbia di come l’esperienza singola si possa tradurre in un’emozione universale.
Adam Naas e One True Pairing
Alle 00:00 tra le mura della INCET la magia rarefatta dei CINEMATIC ORCHESTRA infrange qualsiasi classificazione di genere, con il loro stile sonoro prezioso tra i più rispettati e influenti degli ultimi 20 anni oltre ogni moda e facile clamore. “Il jazz è una filosofia contro ogni mainstream” dichiara la band guidata da Jason Swinscoe e Dominic Smith, una creatura sonora di estatica bellezza capace di catturare in pieno emozioni al limite dell’evanescenza, quell’evanescenza che è croce e delizia di un progetto che più che al corpo mira all’anima.
The Cinematic Orchestra
Nel momento in cui i producers e pionieri dell’arte del campionamento JJ Jeczalik e Gary Langan hanno fondato gli ART OF NOISE nel 1983, sono state tracciate le nuove rotte nella storia della musica elettronica che, incrociandosi con quelle della musica pop, hanno cambiato per sempre anche le sorti di quest’ultima. In esclusiva italiana i precursori negli anni 80 del pop sperimentale e inventori del “sampling”, attività nascente che di lì a poco sarebbe stata adoperata nello sviluppo della musica elettronica per tutti i successivi decenni. Un progetto artistico capace di omaggiare sia l’influenza di Debussy, che aveva rivoluzionato la musica popolare all’inizio del ventesimo secolo, sia gli esperimenti sonori del futurista italiano Luigi Russolo. Gli Art of Noise furono tra i primi a intravedere le numerose potenzialità derivanti dall’avvento dei campionatori, rendendoli veri e propri strumenti per scrivere musica composta solo da registrazioni sonore e gettando le basi della moderna composizione pop. La loro ampia collezione di successi include celebri hits come “Beat Box”, “Moments in Love” usata nella colonna sonora di decine di film, pubblicita, remixata e campionata dai più importanti artisti mondiali, “Close (to the Edit)”, “Kiss”, cover di Prince con la voce di Tom Jones, “Peter Gunn”, vincitrice di un Emmy, “Paranoimia” con la voce di Max Headroom, protagonista dell’omonima serie fantascientifica degli anni ottanta, “Spies Like Us” con Paul McCartney, e “Instruments of Darkness“ insieme ai Prodigy.
Art of Noise
Caposaldi della musica dance e pop, sono diventati la terza band più campionata della storia dopo i Kraftwerk e James Brown, ed è possibile ritrovare i loro sample quasi ovunque, da Janet Jackson a 2Pac, da Fatboy Slim a Missy Elliot.
Nello specifico, JJ Jeczalik, il cui nome è strettamente connesso con il rivoluzionario campionatore Fairlight, è anche il producer dietro brani di successo tra cui “Opportunity” dei pet Shop Boys e “Sat in your Lap” di Kate Bush; mentre la firma di Gary Langan compare in opere monumentali come “Bohemian Rapsody” dei Queen e classici degli anni ottanta degli Spandau Ballet e i Public Image LTD.
Fino alla nascita del nuovo progetto live a/v diventato noto con il nome di “THE ART OF WHAT?!”, in cui fondono i classici degli Art of Noise con celebri brani di artisti come Yes, Scritti Politti, Frankie Goes To Hollywood, Billy Idol, ABC, Buggles, Malcolm McLaren, Godley & Creme e molti altri, in un set che, oltre a celebrare la loro bravura da abili mescolatori di suoni campionati, si compone di un’altrettanto fondamentale parte visiva in cui ad essere mixati sono spezzoni di filmati e video musicali avanguardisti degli anni settanta e ottanta. Ad accompagnarli sul palco a TODAYS anche un terzo membro: il producer, sound engineer e vincitore di un Emmy, Donal Hodgson in un concerto unico che porta all’origine di tutta la musica da ballo.
Domenica 25 agosto
In pieno pomeriggio all’ombra della ex-cattedrale industriale nel parco urbano PECCEI, il duo di Nottingham SLEAFORD MODS, voce ruvida e feroce della working class che emerge dalla periferia londinese meno “fashionista” e più proletaria, racconta la nostra società e la vita quotidiana con uno sguardo feroce, senza filtri, e con un’ironia cosi tagliente da sconfinare in rabbioso, disperato sarcasmo. Uno degli act piu crudi, coinvolgenti e diretti che si possano incontrare oggi li dove la parola, la nuda onesta e la narrazione sono ancora un fattore decisivo: roba per buongustai che non hanno la minima tentazione di ammorbidirsi.
Sleaford Mods
A partire dalle ore 18 il palco di sPAZIO211 diverrà un po’ più inglese mettendo in scena l’unico show italiano del dandy moderno JARVIS COCKER, istrionico e talentuoso leader degli indimenticabili Pulp, semplicemente una delle band britanniche più importanti ed influenti degli anni ’90. Gia headliner nei più importanti e selezionati festival del pianeta e artista tra i più attesi di questa edizione, la sua esibizione a TODAYS sarà l’unica e rara occasione italiana per ascoltare dal vivo il cinquantaseienne dal cuore punk in confezione britpop con il nuovo esclusivo progetto “Jarv Is…”. Ed è gia storia!
Jarvis Cocker
Sappiamo che non rivedremo mai più dal vivo gli Smiths, ma il 25 agosto si festeggerà il loro co-fondatore JOHNNY MARR, uno dei ‘guitar hero’ più celebri e atipici della storia della musica, uno che ha costruito la sua leggenda senza aver quasi bisogno di un assolo, ma grazie ad uno stile unico: se prima di lui i ragazzi inglesi volevano essere Eric Clapton, dopo di lui volevano essere Johnny Marr.
Johnny Marr
Oltre agli Smiths, ha suonato e registrato con Pet Shop Boys, John Frusciante, Talking Heads e Beck, The The, Modest Mouse e The Cribs, e sono innumerevoli i musicisti che hanno citato Marr come loro ispirazione, dai Radiohead agli Oasis! Ormai diventati a pieno titolo tra le band di punta della scena indipendente belga, e con un carnet di apparizioni (anche in classifica) che ne ha cementato lo status anche in giro per il Vecchio Continente, i BALTHAZAR sono più di un grande vanto nazionale, una realtà che ha saputo vincere la sfida all’internazionalità e tracciare il proprio percorso senza nulla da invidiare praticamente a nessuno, giocando da autentici fuoriclasse in un campionato nel quale trovare loro pari è un’impresa ardua. A soli 20 anni, hanno già fatto innamorare i Daft Punk, suonano nei più importanti festival del pianeta e conquistano l’intera critica: sono i PARCELS e il loro sound è una bomba che se le radio giuste se ne accorgono possono fare stragi.
Balthazar
Le ultime note eteree di TODAYS 2019 quest’anno prendono vita dal bianco e nero di un pianoforte alla fabbrica INCET. Da giovane promessa a star internazionale, il compositore e musicista berlinese NILS FRAHM abbatte barriere musicali, dritto verso una vera pace dei sensi: la sua performance dal vivo mostra una combinazione unica di motivi usando il pianoforte verticale, orizzontale, rhodes e sintetizzatori, e durante la sua unica esibizione italiana, il tempo, lo spazio e tutti i paradigmi terreni non sono più prerogativa dell’uomo sul palco né, tanto meno, degli occhi del pubblico che lo guardano, delle orecchie che lo ascoltano, degli animi che lo percepiranno, increduli. Raramente capiterà di assistere a un concerto in cui arte e artista si compenetrano così perfettamente, dando la luce ad un indissolubile connubio, l’uno linfa vitale per l’altro, facendo di quelle melodie un umile ma preziosissimo dono.
Nils Frahm
Sarà un festival al fulmicotone, un’oasi musicale, al di là dei parametri di genere, dove ciò che rimarrà sarà canto, ritmo e sentimento, e esplosione di suoni vivaci in un weekend torinese di fine estate. Una di quelle cose che capitano una volta nella vita.