Due giornate dedicate ad arte e cultura. L’importanza dello spettacolo per la quotidianità
“The show must pop corn” è stato organizzato da Irecoop Veneto – Confcooperative del Veneto al Cinema Porto Astra di Padova, con l’obiettivo di confrontare le esperienze degli addetti ai lavori delle arti in Veneto. Un modo per ricordare quanto sia importante il ruolo di questi operatori nella qualità della vita di tutta la popolazione. Spettacolo, arte e cultura sono ambiti che arricchiscono la quotidianità di ognuno, contribuendo a renderla speciale e unica.
“The show must pop corn”, le esperienze
Tra le esperienze raccontate e condivise c’è stata quella del Teatro Frida di Piove di Sacco (PD), nato come centro di formazione multidisciplinare, con l’obiettivo di educare alla ricerca sperimentale, alla contaminazione. Negli anni ha formato 1.500 allievi e che ospita, nei suoi spazi artisti internazionali. Da anni il Teatro Frida da propone 2 festival in Saccisica durante l’anno, dedicato a tutte le arti, dal circo senza animali, al teatro, all’arte di strada, che coinvolge gli stessi spettatori.
Nella due giorni è stato presentato anche Ri-ciak, il progetto di rinascita di un cinema di quartiere, alle porte di Verona, che da privato è diventato bene comune, con oltre 500 soci. “Questo cinema – ha spiegato Massimo Rimpici, coordinatore del progetto – era chiuso da più di dodici anni. Un gruppo di cittadini ha deciso di ridare vita a quel cinema di quartiere, si sono messe assieme le forze, e ne è nato un progetto dal basso.
Il cinema si trova proprio di fronte alla sede dell’Università di Verona, e con l’ateneo abbiamo sottoscritto un protocollo di relazione e di co-progettazione, e iniziato a fare conferenze e convegni insieme. I soci sono 509, tra persone fisiche, enti, istituzioni come la Camera di Commercio, l’Accademia delle Belle Arti, Banca Etica, le associazioni sindacali come CGIL, CISL e UIL, e altre realtà come Legambiente e Legacop.
Inoltre, questo progetto è sostenuto dalla Mag Mutua di Verona, con la sua quarantennale esperienza nel settore del non-profit, che ha accompagnato e aiutato a crescere tantissime aziende composte soprattutto da donne”.

Un’altra esperienza virtuosa di investimenti nel settore cultura è quella rappresentata dal Comune di Schio (VI), che da anni ha scelto di favorire questo comparto, per far pensare e divertire i suoi concittadini.
“Quest’anno siamo arrivati a 200.000 euro di investimenti – ha spiegato Barbara Corzato, assessore alla Cultura del Comune di Schio -. Non sono certo il budget pre-covid, ma abbiamo comunque cercato di trovare nuove fonti di finanziamento e, soprattutto, di ottimizzare le risorse che abbiamo nella nostra realtà.
Grazie alla buona volontà di associazioni, di imprenditori ma anche di consiglieri comunali siamo riusciti a regalare ai nostri concittadini molti momenti di svago: concerti, spettacoli teatrali. A Schio la cultura fa da padrona da sempre, visto che abbiamo l’esempio in casa di Alessandro Rossi, imprenditore di fine ‘800 che ha reso grande la nostra città con la sua azienda Lanerossi, e che ha dato impulso e vita alla nostra città”.

“The show must pop corn”, la Biennale Street Art di Padova
L’esperienza fortunata dalla Biennale Street Art di Padova, è stata ideata da Carlo Silvestrin: “La prima edizione è stata finanziata quasi tutta dai privati, e da qualche contributo libero del pubblico. Visto il successo finale, però, l’amministrazione comunale ci ha finanziato ex post, e ha voluto aiutarci anche per la seconda edizione, fin dall’inizio.
Nell’ultima edizione abbiamo avuto il 35% di donne artiste come protagoniste, che hanno dato un valore aggiunto alla biennale. In ogni caso, la street art ha reso più bella e più attrattiva la città, in particolare quartieri e luoghi vissuti, luoghi di aggregazione, scuole”.
A fare da collante per tutte le realtà presenti e per il settore Confcoperative del Veneto, la Federazione Cultura Turismo e Sport, sia a livello nazionale che locale. La due giorni è stata occasione anche per ricordare come quello della cultura e spettacolo sia un settore strategico per il mercato del lavoro.
“I giovani possono guardare al settore come prospettiva lavorativa, ma devono abituarsi ad essere più ovviamente disponibili rispetto ad altri settori, perché la creatività necessita anche di tempi diversi. Sicuramene c’è molto spazio, e la richiesta sarà sempre crescente anche sulla base di quelli che sono gli sviluppi previsti dal PNRR”, queste le parole di Filippo Maglio, Presidente Veneto di Confcooperative Cultura Turismo e Sport che è anche coordinatore artistico di Dedalofuorioso, una cooperativa di produzione spettacoli gestione e teatro.
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Eva Franceschini
Ufficio Stampa Confcooperative e Irecoop Veneto
Fonte immagini: Pexels, Confcooperative, Irecoop Veneto
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