Nella Giornata Mondiale del Sorriso, si tenta di dimenticare i brutti momenti della pandemia tramite il potere della risata.
Il potere del sorriso
Come avrete potuto leggere in diversi articoli o constatare sicuramente voi stessi, ridere, ancor più se a crepapelle, è qualcosa che fa davvero bene alla nostra salute. La risata, oltre che nutrire il cervello, libera sostanze che hanno una funzione benefica sul sistema immunitario; favorisce inoltre la circolazione e l’ossigenazione del sangue, permettendo in questo modo ai tessuti di rigenerarsi.
Ridere aumenta anche la produzione di endorfine, provocando un effetto positivo e d’impatto sul tono dell’umore, migliorando non solo il rapporto con gli altri ma anche con noi stessi.
Bambini che sorridono
Moltissime sono le iniziative che adottano la risata come “medicina” per casi clinici, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Nell’ultimo decennio infatti, si è sviluppata una vera e propria terapia del sorriso, detta anche “clown-terapia“, usata in molteplici contesti socio-sanitari e particolarmente adatta per i bambini.
Il “far ridere” purtroppo non fa sparire la malattia, ma, secondo dati statistici, aiuta notevolmente il recupero e la reazione alle terapie anche su pazienti gravemente malati.
Un sorriso per scacciare i brutti ricordi della pandemia
L’epidemia di Coronavirus che ha fatto e continua a fare tante vittime in tutto il mondo, ha tolto la voglia di ridere a molti. Risulta davvero difficile ritrovare il sorriso per chi ha perso qualcuno senza magari nemmeno potergli dire addio.
I momenti tristi però, non devono predominare la nostra quotidianità, sia per noi stessi che per chi ci circonda. Ecco dunque che ci si rende conto che la vita è tutto e la voglia di godersela è ancor più forte di prima. Lo scopo di quest’anno della Giornata mondiale del Sorriso vuole farci imparare a ridere anche quando la vita non ci sorride.
Smile
Ne sarebbe davvero entusiasta l’inventore del famoso “Smile Giallo” che ha spopolato in tutto il mondo nel 1963: si tratta di Harvey Ball, un artista commerciale di Worcester, Il quale pensava che tutti i cittadini del mondo avrebbero dovuto dedicare un giorno all’anno a sorrisi e atti gentili.
Lo Yoga della risata
Lo Yoga della Risata è nato 25 anni fa in un parco pubblico di Mumbai, combinando tecniche di respirazione profonda proprie dello yoga a esercizi di risate. È stato scientificamente provato che il corpo non distingue una risata vera da una autoindotta, per cui dopo 10-15 minuti si producono gli stessi innumerevoli benefici.
Proprio per questo motivo, prima della quarantena lo Yoga della Risata veniva utilizzato in vari contesti come aziende, scuole, sessioni genitori-figli, sport e ambienti socio-sanitari con persone disabili, anziani, malati di Alzheimer, pazienti oncologici, utenti psichiatrici, tossicodipendenti e carcerati.
Ascolta la puntata in cui abbiamo parlato dello Yoga della Risata
Una risata in più quindi non guasta mai, soprattutto per chi cerca il buonumore nelle giornate più nere.
Ascolta la puntata in cui abbiamo parlato dello Yoga della Risata