Mostri sacri come Bob Dylan, Neil Young, Paul Weller ma anche i lavori di giovani che si affacciano sul panorama musicale. A giugno la musica segna la ripartenza.
Copertina Rough and rowdy ways di Bob Dylan
Rough and rowdy ways è il nuovo lavoro di
Bob Dylan. Non pubblicava un album di inediti da otto anni. I pezzi che lo hanno anticipato presentano un Dylan molto ispirato dal punto di vista dei testi, profondi, ricchi di immagini e riferimenti. 79 anni compiuti il 24 maggio scorso, Premio Nobel per la Letteratura nel 2016, Bob Dylan stupisce ancora con quello che i critici definiscono già il capolavoro dell’album, “Murder Most Foul”, poema musicale di 17 minuti, titolo tratto dall’Amleto di Shakespeare che Dylan accosta all’assassinio di John Fitzgerald Kennedy.
Dylan ha detto di sè:
“Tutto quello che posso fare è essere me stesso, chiunque io sia”.
Copertina Homegrown di Neil Young
Neil Young, Homegrown. Ecco uno stralcio del messaggio con cui Neil Young ha annunciato la pubblicazione dell’album: “Vi chiedo scusa. Questo album, ‘Homegrown’, sarebbe dovuto essere nelle vostre mani un paio d’anni dopo ‘Harvest’. E’ la faccia triste di una storia d’amore. Il danno provocato. Il cuore spezzato. Non riuscivo proprio ad ascoltarlo, volevo andare oltre. Così l’ho tenuto per me, nascosto in archivio, su uno scaffale, nel retro della mia mente. Ma invece avrei dovuto condividerlo. E’ davvero bellissimo. Ed è per questo che l’avevo registrato. A volte la vita fa male, sapete cosa intendo dire”. Young aveva registrato il disco nel 1975 e dei 12 brani che lo compongono sette non sono mai stati pubblicati ufficialmente. E’ un album cupo, scritto nel periodo in cui era entrato in crisi il suo matrimonio, all’epoca l’autore lo giudicò troppo personale decidendo così di lasciarlo nel cassetto. Fa impressione come lo stato d’animo di 45 anni fa ricordi quello del periodo attuale, tanto è il senso di smarrimento e isolamento emanato da questi brani. Non tutto però qui è oscuro: ci sono anche momenti più leggeri come la
jam con i suoi amici Robbie Robertson e Levoln Helm, due leggende che suonavano nella “Band”.
Paul Weller, On sunset. Esce il 9 giugno il nuovo lavoro di una delle icone del British pop. Weller è una certezza: in quasi 50 anni di carriera, solista o con i suoi mitici The Style Council, ha sempre saputo reinventarsi senza perdere il contatto con le sue radici. “
Village” è il singolo che anticipa il lavoro.
Tracklist “On Sunset” – Paul Weller: Mirror Ball, Baptiste, Old Father Thyme, Village, More, On Sunset, Equanimity, Walkin’, Earth Beat, Rockets.
Copertina Pick me up off the floor di Norah Jones,
Norah Jones, Pick me up off the floor. Una serie ben equilibrata di brani registrati tempo fa e poi messi da parte. Originali le collaborazioni con Mavis Staples, Rodrigo Amarante, Jeff Tweedy dei Wilco, Thomas Bartlett. Sulla nascita di questo album, la Jones ha raccontato: “Mi sono davvero innamorata di questi pezzi, avevo i mix non definitivi sul mio telefono e li ascoltavo mentre passeggiavo con il mio cane. Le canzoni hanno continuato a girarmi in testa e mi sono resa conto che erano attraversate da un surreale filo conduttore, come un sogno febbrile che si svolgeva in qualche luogo tra Dio, il Diavolo, il cuore, il Paese, il pianeta e me.”
Punisher di Phoebe di Bridgers
Phoebe Bridgers, Punisher. Dopo l’album rilevazione del 2017 “Stranger in the Alps”, la giovane promessa del folk americano torna con la sua narrazione lirica di alto livello a descrivere le nevrosi del nostro tempo. Di se stessa dice: “Ho una personalità normale. Le canzoni, per me, sono come una terapia: sono una persona ordinaria, una che va dalla psicologa”. Anche lei ha dovuto cancellare il suo tour: tra poco comincerà una serie di concerti virtuali da casa sua. Location scelte: il letto e il bagno.
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Redazione
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Fonte: Ansa
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