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Claudio Baglioni

Claudio Baglioni, in uscita il 4 dicembre “In questa storia che è la mia”

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Composizione e scrittura sono frutto di una perlustrazione a cuore aperto su senso e valore del tempo. Claudio Baglioni torna in campo con un nuovo album dedicato alla sua storia personale e professionale. 
Claudio Baglioni con “In questa storia che è la mia”
Un “album racconto” con la struttura di un’opera breve: 80 minuti di musica ideati e realizzati secondo un processo creativo che prendono ispirazione dalle stagioni più felici della musica popolare: gli anni ‘70. “Per fotografare questo percorso ho utilizzato due ottiche diverse: un grandangolo e un teleobiettivo. – afferma Baglioni –  Il primo, mi è servito a fissare – in un unico scatto, dalle dimensioni e dal respiro di un grande affresco – questi cinquant’anni nei quali musica e vita si sono intrecciate, in una maniera e con esiti che mai avrei immaginato possibili.”
 
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“Il secondo, l’ho utilizzato per riuscire a scovare, tra le pieghe di stagioni, giorni e ore, quei particolari – attimi, incontri, persone, luoghi, cose, ma anche sensazioni, emozioni, pensieri, sogni – che hanno dato profondità, qualità, sapore, profumo e significato a questa strada, così lunga e sorprendente, per molti tratti percorsa vicino e forse accanto alle persone che ho, in qualche modo e in qualche mondo, incontrato.”
Claudio Baglioni incrocia armonie e storie
Un album che si muove su tessiture armoniche consuete e insolite, antiche e inedite, e vive di sonorità elettriche e acustiche, con una mentalità produttiva “analogica”, nella quale il digitale e gli effetti elettronici, vengono utilizzati esclusivamente per dar vita a suggestioni e spazi virtuali.
Claudio Baglioni
Claudio Baglioni
“In questa storia che è la mia”, dunque, è un album-narrazione reale e immaginario allo stesso tempo. Non solo perché, nella memoria, ciò che abbiamo vissuto davvero e ciò che abbiamo semplicemente creduto, desiderato o sperato di vivere, si fondono, ed è impossibile riuscire a separarli, ma, soprattutto perché, l’immaginazione – la capacità di creare, elaborare e sviluppare immagini: una delle facoltà più importanti di ogni essere umano – è energia e nutrimento indispensabile per un artista, colui, cioè, che vive e fa vivere sé stesso e gli altri della propria fantasia” afferma il cantautore. Leggi anche il nostro articolo dedicato a The Wall, la più celebre opera dei Pink Floyd
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  Redazione Fonte: ufficio stampa Parole e Dintorni Fonte immagini: ufficio stampa Parole e Dintorni ©2020 Radio Wellness®