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Concerto di Carlo Santana.

Carlos Santana, l’artista dei record

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Buon compleanno Carlos Santana, artista dei record!

Il 20 luglio del 1947 nasceva ad Autlán de Navarro, nella parte occidentale del Messico, Carlos Augusto Alves Santana, figlio d’arte, non è soltanto uno dei migliori chitarristi rock esistenti, ma anche uno degli artisti che in assoluto ha venduto più dischi: oltre 80 milioni in tutto il mondo. Figlio d’arte, infatti la passione per la musica gli viene infusa da subito, grazie al padre “mariachi”. Affiancando il padre nei suoi spettacoli, il primo strumento che imbraccia non è una chitarra bensì un violino. Probabilmente la sua particolarità per le note lunghe e tenute, così caratteristiche del suo stile e che sono il suo inconfondibile marchio distintivo, uno stile che lo rende unico fra tutti i chitarristi elettrici. Dopo il violino, dunque, la chitarra, più facile da maneggiare, meno delicata e più adatta al repertorio popolare, ma soprattutto al nuovo genere che si stava imponendo nel mondo: il rock.
Dylan, Baez e Santana
Dylan, Baez e Santana
Nel 1961 la famiglia Santana emigrò in California, a San Francisco,  dove il giovanissimo musicista viene a contatto con stili diversi che ne influenzano l’attitudine a mescolare i “generi”. Nel 1966 la “Santana Blues Band” comincia ad acquisire una certa popolarità nel circuito dei locali, ma non solo. Forte di questa base di partenza, riesce a strappare il primo contratto discografico, quello grazie al quale esce il potente “Santana”, che, prima in sordina e poi via via sempre più in crescendo, riesce a vendere una considerevole quantità di copie, fino a diventare disco di platino. Nel 1968 cominciano a fioccare le collaborazioni importanti: ad esempio, prende parte ad un progetto discografico con Al Kooper in cui Santana si ritaglia un ruolo di protagonista. I promotori del festival di Woodstock gli permisero di entrare in scena, prima dell’uscita del loro primo vero album. La loro esibizione al festival ricevette molti applausi, e in seguito il successo del brano strumentale Soul Sacrifice
Palco di Woodstock
Palco di Woodstock
E’ il 1969: Santana sul palco si scatena e offre una delle esibizioni più emozionanti della sua carriera. Il pubblico va in delirio: Santana è riuscito ad imporre la sua miscela di rock e di ritmi sudamericani che dà vita al cosiddetto “rock latino”. A partire dagli anni ’70 il musicista persegue senza battute d’arresto un percorso musicale permeato di elementi mistici e di ricerca sonora. In quegli anni esce “Abraxas” che, trainato da brani leggendari come Black magic woman“, “Oye como vaEuropa e Samba pa ti, si piazza al numero uno della classifica americana per cinque settimane di seguito. L’anno seguente esce “Santana III” (forse il suo capolavoro assoluto), che rimane al numero 1 negli USA per un mese e mezzo. Il musicista si prende una delle numerose “vacanze” dal gruppo per un disco dal vivo col batterista Buddy Miles, cosa non infrequente anche in seguito. Ben presto, però, emergono dei disagi. La sovrapposizione tra vicende del gruppo e carriera solista comincia a diventare problematica. Sul piano stilistico emerge un profondo mutamento di stile, tanto che il quarto album “Caravanserai”, assomiglia a una lunga suite vagamente jazzistica, fatto che induce alcuni tra i più “rockeggianti” collaboratori del momento a lasciare il gruppo per fondare i Journey. Santana nel frattempo approfondisce sempre di più i suoi interessi nei confronti della spiritualità e realizza un album ispirato a tali tematiche, “Love Devotion and Surrender”. La carriera di Santana è un continuo oscillare tra progetti di fusion con amici come Herbie Hancock e il rock più ortodosso, quello preferito dal pubblico. Negli anni ’80 vedono la luce altre incisioni con ospiti prestigiosi, un tour con bon Dylan e la colonna sonora de “La Bamba” (1986). Nel 1993 fonda una propria etichetta, la Guts and Grace mentre nel 1994 torna simbolicamente a Woodstock per il 25ennale del festival che lo lanciò; inoltre, incide “Brothers” con il fratello Jorge e il nipote Carlos. Nel 1999, con alle spalle più di 30 milioni di dischi venduti, cambia casa discografica, e con alcuni ospiti prestigiosi provenienti dall’ambito hip-hop incide “Supernatural” (etichetta Arista), uno strepitoso successo che lo porta a vincere il Grammy Award. I suoi ultimi lavori sono “Shaman” (2002) e “All that I Am” (2005), ricchi di ottima musica e ospiti illustri. Ascoltare Santana, un’esperienza unica, che va tramandata nel tempo. Non si può non conoscere successi come Link Utili: Sito ufficiale Carlos Santana: https://www.santana.com Fan Club: https://fanclub.santana.com Facebook: https://www.facebook.com/carlossantana Leggi anche: Musica senza confini: dal rock alla musica classica P1 Musica senza confini: dal rock alla musica classica P2 Vasco Rossi: dal rock al Jazz. Redazione ©2020 – Radio Wellness® Fonte foto: Woodstock palco: https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Klapi Copertina: Foto di deluxtrade da Pixabay Palco con Bob Dylan: Heinrich Klaffs